M. Accerboni - Delicata Potenza, Il Piccolo-1994

Delicata potenza

Le opere su carta e tela e le strutture tridimensionali della Saluzzo

L’artista nell’ambito della rassegna Minimi Intenti

di Marianna Accerboni


“Il Piccolo”, Trieste, 22 marzo 1994


[…]L’artista, che è di origine ligure e ha frequentato l’Accademia di Brera con il pittore Luigi Veronesi, ma vive e opera a Ravenna, è presentata da Maria Campitelli nell’ambito dell’iniziativa «Minimi Intenti».

Agli inizi degli anni ottanta la Saluzzo aveva iniziato a esprimersi attraverso un figurativismo d’ispirazione vagamente zoomorfa, che con il tempo è poi andato via via rastremandosi in uno stile più essenziale ma che suggerisce ugualmente nelle forme tndimensionali un’idea di delicata potenza. Nelle sculture il metallo è dipinto ripetutamente

con vernici spesso miscelato a polvere di vetro. Le superfici sono trattate con molta cura e nelle opere più recenti il rigore geometrico è marcato. Sono forme che si reggono su un apparente gioco di equilibri precari, in cui la parvenza di fragilità contrasta con una sostanziale solidità: quasi l’estrinsecazione della natura stessa dell’artista. I colori sono terrosi e discreti, indici di una contenuta ricerca cromatica.

I disegni, guizzi e saette di sanguigna su carta e passepartout di metallo smerigliato sporcato di colore, non rappresentano la premessa delle opere tridimensionali ma nascono contemporaneamente a queste. Riportano anch’essi fughe prospettiche inconsuete e ambigue, che suggeriscono molteplici possibilità compositive. Anche negli oli il linguaggio lambisce la terza dimensione con lingue di metallo sottile che intervengono sulla tela e ne rimettono in discussione la pacata e trasparente matericità della superficie. Suggerendo in questo caso, così come nelle sculture, una controllata tensione.

Tra le più recenti espressioni del linguaggio artistico che indagano sul rapporto spazio-tempo-colore, Mirella Saluzzo rappresenta una testimonianza non comune per la calibrata e interessante contrapposizione dei pieni e dei vuoti e per l’interpretazione armonica ditale rapporto.